PERCHE' IL RADIOASCOLTO ?

 

                                        La radio può dare un'infinità di soddisfazioni e di sorprese, può garantire un'informazione tempestiva e obiettiva, ma prima di tutto la radio è uno strumento affascinante e misterioso di effetto "suggestivo".

La radio racchiude in sé la possibilità di ricevere voci, musiche, messaggi, trasmissioni da tutto il mondo; queste caratteristiche conferiscono una carica psicologica all'ascoltatore, che divenendo padrone di questo "mezzo", lo usa per ricevere suoni creati chissà a quale distanza o in quale sperduta città a fini informativi, culturali o ludici.

La radio è, tra i "mezzi" di comunicazione affermatisi negli ultimi decenni, quello in continua e certa diffusione come mezzo di divulgazione e di informazione, come strumento militare e anche come valido aiuto nelle attività scientifiche.

 

Sintonizzandosi con la radio

Vi sarà capitato certamente, accendendo e sintonizzando una radio anche del tipo casalingo, di ascoltare suoni, rumori e voci strane e magari trovare una stazione straniera. Non contenti di averla captata, proseguite nell'esplorare la gamma delle onde radio in cerca di altre stazioni che parlino in lingua italiana sulle onde medie, per passare poi sulle frequenze delle onde corte o cortissime. Ciò è dovuto alla curiosità di scoprire quali stazioni radio si possiamo captare con il proprio ricevitore spingendolo al massimo, proprio come un motore d'auto fino  al "fuori giri" (quando non si riesce più a ricevere niente di nuovo).

Il secondo passo sarà quello in cui procederete all'acquisto di un ricevitore "più potente", e così via; sino a che questa curiosità si trasformerà in una sorta di passione e, quando le disponibilità finanziarie saranno aumentate, avrete installato una vera e propria stazione di ascolto. Sarà poi solo la passione per l'ascolto che vi sorreggerà e vi aiuterà a trascorrere notti insonni solo per il gusto di cercare di captare qualche stazione rara proveniente dal Sud America o da altre remote parti del globo. Il compenso a questa fatica vi sarà dato dall'acquisizione di nozioni di geografia, di conoscenze e pratica della "propagazione" delle onde radio in tutti i campi, per non parlare del diretto apprendimento alla fonte di vere e proprie lezioni di fonetica e linguistica.

 La definizione di radioascoltatore

A questo punto, come conseguenza di quanto detto sopra, sembra opportuno dare alcune definizioni che serviranno per capire il significato di alcune sigle e che, in un certo senso, ci presentano sinteticamente e con precisione le categorie dei radioascoltatori prima descritti.

- Il BCL (Broadcasting 's Listener = ascoltatore di stazioni di radiodiffusione) è un ascoltatore che segue le grandi stazioni di radiodiffusione (broadcasting = BC) le quali trasmettono servizi internazionali in varie lingue, su tutte le bande del servizio di radiodiffusione internazionale e con grandi potenze di trasmissione. Quelle che hanno un "International Service" (servizio internazionale) come il DLF (Deutsche Land Punk), la DW (Deutsche Welle), la BBC (British Broadcasting Corporation), la RNE (Radio Nederland), o un "Overseas Service" (servizio intercontinentale, d'oltremare) come R. Japan ecc.

 - L'SWL (Short Wave Listener = ascoltatore delle onde corte) è l'ascoltatore specializzato nel captare le onde corte in generale, che può dedicarsi in particolare alla ricezione delle gamme attribuite al servizio di radioamatori e delle altre gamme attribuite al servizio di radiodiffusione internazionale su onde corte o alle stazioni point-to-point e utility (di utilità).

 - Ed infine il "professionista del radioascolto": il DXista (DXer) che si può definire come un esploratore delle onde radio, siano esse lunghe, medie, corte o cortissime, che cerca di captare piccole stazioni di radiodiffusione che trasmettono "localmente", senza servizio internazionale in quanto hanno solamente un "Home Service" (servizio interno) con destinazione metropolitana e poca potenza poiché le trasmissioni non sono dirette all'estero. I segnali più interessanti sono quelli che provengono dalle distanze più remote e il DXista sfrutta fattori stagionali, particolari condizioni di propagazione delle onde radio, nonché l'attività solare e le antenne di tipo sempre più sofisticato per raggiungere il suo obbiettivo. "Sempre più difficile! " potrebbe essere il motto del DXi­sta. Ne segue che quando si dice che una stazione è "DX" si intende dire che si tratta di una stazione difficile da ascoltarsi perché distante (D) migliaia di chilometri o per particolari difficoltà geografiche (o di propagazione delle onde radio); inoltre la provenienza del messaggio è ignota (X) finché non si identifica la stazione emittente.

Il DXing è l'insieme dei molteplici aspetti dell'attività svolta dal DXer (DXista è la versione italiana di questo termine) che lo porta ad ascoltare, se non proprio tutte le stazioni del globo, almeno una elevata percentuale di esse.